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Report Assemblea 11 ottobre 2017

Il giorno 11 ottobre 2017, presso l’aula Occello Lucano del Dipartimento di Scienze Umane (Polo Unibas di Rione Francioso), si è tenuta la prima Assemblea Studentesca promossa dall’Associazione UNIDEA per stimolare un dibattito tra studenti e professori su alcuni temi che ci stanno particolarmente a cuore, ovvero: 1. Carenza di servizi (Mensa, Parcheggi, Aule studio) per gli studenti di Rione Francioso. 2. L’adesione di alcuni docenti del DISU allo sciopero indetto dal Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria. 3. 24 cfu per l’accesso al concorso FIT.

L’assemblea ha avuto un ottimo riscontro in termini di presenza numerica e di interesse, sia da parte degli studenti (tra gli altri erano presenti i rappresentanti di Dipartimento, il Presidente del Consiglio degli Studenti, un membro del CdA) che da parte dei professori, che ringraziamo per loro disponibilità. I lavori sono stati aperti dagli interventi della Presidente dell’Associazione Vera Manco e della Vicepresidente Morgana Bruno. Entrambe hanno sottolineato come ci sia la necessità sul tema dello sciopero di creare un ponte tra professori e studenti, sulle posizioni comuni della difesa della dignità della Ricerca e dell’Università pubblica, sempre di più calpestata dai governi degli ultimi vent’anni. Non può essere il rinvio di un appello di esame motivo di scontro tra le due componenti, quando in gioco c’è la sopravvivenza dell’Università italiana stessa, e in particolare dei piccoli Atenei, specialmente al Sud Italia. Al termine del suo intervento, Morgana ha fatto un breve riferimento alla situazione disperata in cui versa il Polo di Rione Francioso, privo ormai da gennaio della mensa, e ora costretto a vivere anche una restrizione dei parcheggi gratuiti disponibili. Esiste una disparità chiara di servizi offerti agli studenti tra il Polo di Macchia Romana e quello del Francioso che impone una riflessione a tutti gli organi accademici, sempre in uno spirito di confronto e non di polemica. Successivamente ha preso la parola il Direttore di Dipartimento Paolo Augusto Masullo, il quale ha voluto illustrare le ragioni della protesta dei Docenti, dettata sia dalla disparità di trattamento dei professori universitari in seno ai pubblici dipendenti, sia dalla necessità di riportare l’attenzione delle istituzioni sul tema dell’Università e della Ricerca verso cui le istituzioni stesse si mostrano sempre più indifferenti. Al termine del proprio discorso, il Professore ha voluto anche illustrare le modalità con cui i 24 cfu per accedere al concorso FIT verranno impartiti. Innanzitutto, egli ha comunicato che è stata istituita una commissione che valuterà quanti e quali crediti già acquisiti saranno considerati validi per l’accesso al concorso. Il Professore però ha sgomberato il campo da facili illusioni, dicendo che saranno ben pochi coloro i quali si vedranno riconosciuti i crediti. Infatti non sarà solo la loro appartenenza ai settori scientifico-disciplinari valevoli per il FIT a determinare il loro riconoscimento, ma anche la pressoché totale aderenza ai programmi indicati dal Ministero. Inoltre, è stata menzionata la delibera del Senato Accademico dell’altro ieri in cui si è stabilito che questo “pacchetto” di 24 crediti sarà erogato ad un numero chiuso di studenti, 300 nella sede di Potenza e 140 in quella di Matera. La motivazione addotta è che la capienza delle aule e il personale tecnico-amministrativo in servizio all’Università non consente la gestione di un numero di iscritti maggiore. Gli studenti nei loro interventi hanno manifestato la loro netta contrarietà a tale disposizione. In particolare è emersa la richiesta di tutelare laureandi e dottorandi iscritti all’Unibas (richiesta avanzata in particolare dal Presidente del Consiglio degli Studenti Sebastiano Greco). Andrea Torti, coordinatore nazionale di Link, presente alla riunione, ha illustrato lo stato dell’arte su questo tema a livello nazionale e ha sottolineato come il numero aperto debba essere una priorità per l’Ateneo, proponendo soluzioni alternative per ovviare ai problemi di spazio e di personale, come l’introduzione di lezioni su piattaforma e-learning o l’assunzione di docenti a contratto. Altri studenti hanno sostenuto che in questa circostanza il numero chiuso rischia di essere non del tutto legittimo, dato che i corsi non hanno un obbligo di frequenza. Il prof. Masullo ha mostrato cauta apertura verso le proposte e gli spunti che gli studenti hanno offerto, sottolineando come nulla comunque sia stato ancora messo nero su bianco, e che comunque, pur non potendo creare disparità, sarà fatto di tutto per consentire a laureandi e dottorandi iscritti all’Unibas di rientrare senza problemi nei 440 studenti ammessi. In particolare, egli ha chiarito che i corsi per il FIT che verranno attivati nell’anno accademico 2017/2018 saranno riservati a laureati e laureandi (ovvero iscritti all’ultimo anno di Magistrale con più di 60 cfu conseguiti), mentre per tutti gli altri studenti i corsi verranno erogati dal prossimo anno accademico, con la possibilità di inserirli nel proprio piano di studi. A chiusura dell’Assemblea, il direttivo di Unidea e i vari rappresentanti degli Studenti presenti si sono confrontati per discutere gli obiettivi da perseguire affinché la delibera del Senato venga modificata, attraverso la collaborazione unitaria tra le varie parti. I membri dell’Associazione Unidea ringraziano gli studenti e i professori per la partecipazione. Inoltre, chiunque sia interessato ai temi trattati in Assemblea può venirci a trovare presso la nostra sede nel Polo di Rione Francioso, per avere ulteriori chiarimenti e aggiornamenti sulle questioni trattate.

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Anche la stampa locale parla di noi e dell'Assemblea di Dipartimento di mercoledì scorso, indetta dalla nostra Associazione! Ci auguriamo che iniziative di questo tipo trovino sempre più spazio nel DiSU e più in generale in tutto l'Ateneo, e che riscuotano sempre più la partecipazione e l'interesse dei nostri colleghi e del personale docente.

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